Il Decreto Legislativo 231/2001 impone alle aziende l’adozione di modelli organizzativi e di controllo idonei a prevenire reati. Originariamente la norma era stata concepita con una logica preventiva e premiale, ma negli anni ha assunto una connotazione repressiva, rivelandosi tra l’altro poco esaustiva.
Di conseguenza le aziende hanno elaborato soluzioni organizzative e procedurali efficaci, adattandole alle proprie specifiche esigenze, e GMG, in tale contesto, ha rappresentato un valido supporto per le aziende, non limitandosi in un mero requisito burocratico, ma contribuendo all’implementazione di un sistema di controllo interno integrato con l’operatività aziendale.
In quest’ottica, il Ministero della Giustizia ha deciso di avviare un Tavolo tecnico, al fine di superare le lacune della normativa, valorizzare i modelli organizzativi e rafforzare la cultura della legalità, da cui sono scaturite una serie di proposte che vengono esplicitamente definite da Assonime nel paper di aprile 2025 “Sulla riforma della disciplina della responsabilità degli enti – Osservazioni e proposte”, ma anche da Confindustria a marzo 2025 nelle “Prospettive di riforma della responsabilità amministrativa degli enti (Disciplina 231)”. Fra le stesse si segnalano:
La riforma, inoltre, dovrebbe vertere anche sulla strutturazione dettagliata dei processi di risk assessment e di risk management. Su tale fronte, infatti, GMG ha fornito supporto costante alle organizzazioni, partendo dalla mappatura delle attività aziendali e dei rischi specifici, fino alla progettazione di modelli organizzativi e gestionali su misura ed efficaci. Questo approccio ha permesso alle aziende di poter affrontare eventi imprevisti con maggiore resilienza, avere una reputazione migliore all’esterno e compiere scelte strategiche in modo più informato e sicuro.
Dott.ssa Marta Romano