Il 30 dicembre 2023 è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio 2024. La nuova manovra finanziaria prevede lo stanziamento di circa 24 miliardi di euro allocati in incentivi per imprese e lavoratori.
Di seguito le principali misure che caratterizzeranno la manovra:
- Per il 2024 è stato confermato il taglio del cuneo contributivo per la quota a carico dei lavoratori dipendenti. La quota di esonero si attesta al 6% per le retribuzioni mensili imponibili fino a 2692€ (misurata su 13 mensilità) ed al 7% per le retribuzioni mensili fino a 1923€ (sempre misurate su 13 mensilità). È da sottolineare che comunque la misura non riguarda, in ogni caso, la tredicesima mensilità.
- Per quanto riguarda i fringe benefits, questi per il 2024 non saranno computati all’interno del calcolo del reddito da lavoro dipendente: fino a 2000€ per i lavoratori con figli a carico (prima era di 258,23€) e fino a 1000€ per tutti gli altri lavoratori dipendenti.
- Sugli importi erogati a titolo di premi di risultato o di partecipazione agli utili di impresa per i lavoratori dipendenti del settore privato è stata prevista una tassazione agevolata pari al 5% degli stessi. Si intendono coinvolti all’interno della misura tutti i titolari di contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato), che abbiano percepito nell’anno di imposta precedente redditi da lavoro dipendente di importo non superiore ad 80.000€.
- Per le imprese con almeno 1.000 dipendenti che rientrano nella categoria delle imprese di interesse strategico nazionale e che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale è stato stabilito un ulteriore periodo di cassa integrazione salariale straordinaria fino al 31 dicembre 2024 con l’obiettivo ultimo di tutelare il livello di occupazione e il patrimonio delle competenze delle aziende stesse. Tali trattamenti saranno riconosciuti in un limite di spesa pari a 63.300.000€ per il 2024. L’INPS dovrà occuparsi del monitoraggio del limite stesso qualora emerga che è stato raggiunto.
- Alle imprese e alle attività produttive che torneranno ad investire in Italia verrà riconosciuta una tassazione agevolata con relativa riduzione del 50% delle imposte sui redditi, che si applica nel periodo d’imposta nel quale avviene il trasferimento e per i 5 anni successivi.
- Introduzione della Global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro.
- Per le strutture produttive appartenenti alla Zona Unica (che ricomprende le aree geografiche di Campagna, Puglia, Calabria, Sicilia, Molise, Basilicata, Sardegna ed Abruzzo) è stato previsto un credito d’impostaC pari ad 1,8 miliardi di euro per il 2024. L’aliquota per il nuovo credito d’imposta varia dal 15% al 60% in relazione al territorio e alla dimensione della struttura produttiva. Gli agevolamenti sono destinabili anche ad investimenti iniziali relativi all’acquisto di nuovi macchinari (anche sottoposti a contratti di locazione finanziaria), impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali agli investimenti. Gli investimenti devono essere realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 per un importo compreso tra 200.000 e 100 milioni di euro.
- Per le imprese stanziati ancora 1,3 miliardi per l’agevolazione “più assumi meno paghi” per favorire nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, donne ed ex percettori di reddito di cittadinanza. Previste quindi maggiori deduzioni, dal 120% al 130%.
- All’art.1 comma 253 è autorizzata la spesa di 190 milioni per l’anno 2024, 310 milioni per l’anno 2025 e di 100 milioni per gli anni che vanno dal 2026 al 2030 per il finanziamento dei contratti di sviluppo e per i relativi programmi di sviluppo industriale per sostenere programmi di investimento produttivi strategici e innovativi di grandi dimensioni. I contratti di sviluppo operano su tre direttrici principali sostenendo programmi di sviluppo industriale, per la tutela dell’ambiente e per le attività turistiche
- Al comma 256 la Legge di Bilancio per il 2024 rifinanzia di 100 milioni il fondo di spesa “Nuova Sabatini”, fondo dedicato al sostegno degli investimenti in beni strumentali da parte di micro, piccole e medie imprese per accrescerne la competitività all’interno del sistema produttivo italiano.
- È previsto lo stanziamento di 110 milioni di euro per 2024 e di 220 milioni di euro per il 2025 dedicati al fondo per la crescita sostenibile. Tali fondi saranno dedicati al sostenimento di progetti e iniziative che promuovano la crescita sostenibile delle imprese.
Da Bruxelles arriva la promozione con riserva per la nuova manovra finanziaria italiana. La Commissione invita il Paese ad avere “prudenza di bilancio” a causa dell’elevato deficit e debito pubblico e ad utilizzare al meglio le risorse comuni europee, così come sottolineato dal commissario europeo Paolo Gentiloni. Le aree critiche individuate a livello europeo sono principalmente due: una riguarda l’invito della Commissione a limitare la crescita nel 2024 del rapporto Debito-PIL all’1,3% (anche se le previsioni impongono +0,9%). La seconda riguarda i risparmi per la graduale eliminazione delle misure al sostegno energetico che non saranno completamente utilizzati per ridurre il disavanzo mettendo a repentaglio le raccomandazioni del Consiglio.
La manovra, quindi, prolunga i tempi programmati per la riduzione del rapporto Debito/Pil a favore dei sostegni previsti per famiglie ed imprese. Elementi fondamentali della manovra rimangono dunque la riduzione del cuneo contributivo e la riforma del sistema Irpef a tre aliquote, fermo restando l’esigenza di rendere gli interventi attuati degli interventi strutturali. Tali elementi si tradurranno infatti, secondo le previsioni del Governo, in maggiori consumi per un ammontare di circa sei miliardi di euro.
Dott.ssa Michela Sacco