SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E SOCIALE- ESG

09-12-2020

Negli ultimi anni si sta osservando, tra le aziende di tutto il mondo, una propensione molto forte verso il concetto di sostenibilità. All’interno di questo, trova particolare rilievo la sostenibilità ambientale e sociale tanto che è emersa una nuova area gestionale e di controllo nota come ESG (Environmental, Social, Governance). Quando si parla di ambiente ci si riferisce comunemente all’importanza di prevenire l’inquinamento e di porre la giusta attenzione verso il cambiamento climatico, il sociale, invece, attiene al rispetto della diversità degli esseri umani quindi all’eliminazione di ogni forma di discriminazione e la cura verso i problemi umanitari.

L’Agenda ONU 2030 evidenzia l’esistenza di 17 goals sostenibili (SDG), fortemente correlati al concetto di ESG, che ogni azienda dovrebbe imporsi, questi sono riportati nell'immagine di sopra.

Il perseguimento dei singoli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) richiede un sistema di gestione dei rischi efficace e dinamico, ossia richiede alle organizzazioni di innestare nei processi decisionali il processo di Enterprise Risk Management. Per citare degli esempi, la World Economic Forum, afferma che quattro dei cinque Top Risk sono:

Uno degli strumenti più idonei per l’analisi di questi rischi sono le Linee guida (“Guidance for Applying Enterprise Risk Management (ERM) to ESGrelated Risks”) sviluppata dal COSO e il WBCSD, di cui si rimanda alla lettura per un’analisi più approfondita.

In merito invece al concetto di Compliance, viene fatto richiesta alle società di redigere annualmente il proprio Rapporto di Sostenibilità. Si tratta di un’attività di rendicontazione e analisi dei KPI in ambito ESG per valutare l’impatto ambientale e sociale delle organizzazioni. Il rapporto è di carattere volontario ma chiaramente accresce la trasparenza e l’affidabilità nei confronti degli stakeholders. Per quanto riguarda le imprese di grandi dimensioni invece, l’Unione Europea, con la Direttiva 2013/24/UE Art. 1, comma 1, come modificata dalla Direttiva 2014/95/UE, ha stabilito che debbano riportare “nella relazione sulla gestione una dichiarazione di carattere non finanziario contenente almeno informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione”.

Particolarmente interessante è il servizio di consulenza aziendale che si apre a nuovi orizzonti. In particolare, la legge prevede un sistema dei controlli interni per mezzo dell’Internal Auditing volti a verificare la compliance e la corretta gestione dei rischi di sostenibilità.  Per maggiori dettagli è possibile consultare la norma UNI EN ISO: 14001:2015 (Sistemi di Gestione Ambientale) per il quale è prevista un’apposita certificazione ed eventualmente la norma UNI EN ISO 45001:2018 in merito ali Sistemi di Sicurezza.

La sostenibilità ambientale e sociale sta divenendo sempre più un obbligo morale verso la quale le imprese non possono sottrarsi. Indipendentemente dalle implicazioni strategico-economiche è necessario sviluppare una certa sensibilità sulla materia per dare un contributo significativo al pianeta in cui viviamo. Non sottovalutiamo i piccoli sforzi che si possono fare, la somma di questi farà un giorno la differenza.

Condividi
phone
CHIAMACI
mail_outline
CONTATTACI