Incentivi allo smartworking

10-04-2020

Il contesto attuale si connota indubbiamente e drammaticamente per la straordinaria emergenza cui ciascuno di noi è ineluttabilmente chiamato e sta costringendo un rilevantissimo numero di aziende e di professionisti a confrontarsi “senza preavviso” con il cosiddetto “Lavoro Agile” (Smart Work) , a prescindere dalla complessità dell’organizzazione e dalle caratteristiche proprie dell’attività svolta.

Ebbene, è l’occasione per riconsiderare, seppur “per cause di forza maggiore”, la complessiva organizzazione del lavoro e valutare, verificandone nel concreto le reali possibilità di operare con maggiore efficacia ed efficienza, le funzionalità di un rapporto di lavoro svolto con caratteristiche ed a condizioni, così certamente inusuali rispetto a quelle adottate fino ad oggi.   

La recente normativa emergenziale ha indirizzato gli operatori economici privati, e prima ancora la PA, a rimodellare, laddove comunque attuabile, l’organizzazione del lavoro dando necessaria precedenza alla forma del “lavoro agile”, allo scopo immediato e pressante di limitare i contatti tra le persone e contenere il contagio.

In questi termini, è stata data possibilità ai datori di lavoro di utilizzare per la durata dello stato di emergenza forme di lavoro agile, ammettendone, in deroga alla recente normativa della L. 81/2017, seppur nel rispetto dei principi ivi stabiliti, ove possibile l’attuazione:

Peraltro, per rendere più agevole e tempestivamente attuabile tale sollecitata soluzione, sono state assunti alcuni provvedimenti nel senso della semplificazione e della agevolazione di diverse soluzioni tecniche, che coinvolgono gli operatori ed i provider di servizi di comunicazione e di devices, come pure le necessarie attività di formazione e informative per un sicuro utilizzo di tale tecnologia.

Infine, sotto il profilo finanziario, molte sono le proposte sorte a livello regionale per supportare i costi connessi a tale processo di riconversione. Nel seguito indichiamo in estrema sintesi, le provvidenze messe in campo dalle Regioni Lazio e Lombardia per favorire e promuovere “Piani di Smart Working”, volti all’adozione di modelli e strumenti da parte di Aziende e titolari di Partita Iva.

  REGIONE LAZIO REGIONE LOMBARDIA
Misura  POR / FSE 2014/20 – ASSE I – Occupazione POR / FSE 2014/20 – ASSE I – Occupazione
Priorità inv.  8i)   Ob. Spec. 8.5     Ob. 8.6 Az. 8,6,1 
Dotazione complessiva 2.000.000  4.500.000
Azione A - Adozione Piano Smart Work  1.300.000   3.000.000
Azione B - Supporto attuazione Piano SW 700.000 1.700.000
Beneficiari    iscritti alla CCIAA e/o titolari di Partita IVA iscritti alla CCIAA e/o titolari di Partita IVA
Con almeno  2 dipendenti   3 dipendenti
Altre cause di esclusione si rinvia all’Avviso pubblico si rinvia all’Avviso pubblico
Presentazione domande  dal 12 /3 /2020 fino esaurimento dal 2/4  al 15/12/2020 

                                                                                                                                                                                                                                                                                         

 

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