Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Maxi Decreto Coronavirus (c.d. “Decreto Cura-Italia”), per far fronte alla grave crisi economica dovuta all’emergenza COVID-19 con uno stanziamento straordinario di circa 25 miliardi di euro, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
I provvedimenti più importanti sono indirizzati al Servizio Sanitario Nazionale ed alle imprese, nonché ai lavoratori autonomi e dipendenti, misure eccezionali per aiutare l’Italia, salvare l’economia e resistere di fronte a questo difficilissimo periodo; una pandemia che non ha precedenti nella storia della società 2.0, la cui portata sta stravolgendo il quotidiano vivere di tutti.
Venendo alle misure disposte per rispondere al fabbisogno sanitario ed alla saturazione dello sistema stesso, visto l’aumento dei contagi di giorno in giorno il cui picco si prospetta nelle settimane a venire, il Decreto prevede l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti di pneumologia e malattie infettive, anche avvalendosi, se necessario, di strutture non accreditate dal SSN, come alberghi attrezzati come ospedali da campo per gestire le quarantene in caso ce ne fosse bisogno, e cioè la facoltà riconosciuta al Prefetto di requisire strutture alberghiere, e il potere del Capo del Dipartimento della Protezione Civile di disporre, con proprio decreto, la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il Decreto prevede anche l’arruolamento temporaneo di 129 medici e 200 infermieri militari per contrastare l’emergenza COVID-19. Si tratta di militari dell’Esercito italiano in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.
Il Ministero dell’Economia potrà utilizzare una sua società, nello specifico INVITALIA, per finanziamenti a fondo perduto, contributi in conto gestione e finanziamenti agevolati. Ne beneficeranno le imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali. Gli incentivi potranno essere erogati anche alle aziende che forniscono mascherine chirurgiche, mascherine prive del marchio CE, previa valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Per quanto riguarda le misure di sostegno, aiuto ed incentivo alle imprese, ai lavoratori autonomi ed ai dipendenti, le più importanti misure economiche previste dal Decreto Cura-Italia sono:
- CIG in deroga di 9 settimane per tutti: È stata prevista la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese private, anche quelle con meno di 5 dipendenti e incluso inoltre il settore agricolo. La CIG in deroga coprirà fino a 9 settimane di integrazione salariale, con pagamenti diretti a carico dell’INPS. Per la cassa integrazione ordinaria viene introdotta una causale unica speciale “emergenza COVID-19”, per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso.
- Indennità una tantum per gli autonomi: È prevista una indennità economica una tantum che dovrebbe essere pari a 500 euro. La stessa è prevista anche per: professionisti e collaboratori; lavoratori stagionali del turismo, delle terme e dell’agricoltura; ed infine anche per i lavoratori dello spettacolo.
- Vietato licenziare: Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare con giustificato “motivo oggettivo”; il provvedimento potrebbe essere addirittura retroattivo.
- Congelati i pagamenti in scadenza il 16 marzo di Iva, ritenute e contributi: Il provvedimento prevede che tutti gli adempimenti fiscali e contributivi, non solo imposte e tributi, dunque, ma anche i contributi previdenziali, in scadenza il 16 marzo siano sospesi per tutti i contribuenti fino a venerdì 20 marzo. Per imprese, lavoratori autonomi e professionisti sotto i 2 milioni di fatturato il pagamento è rinviato al 31 maggio; si potrà saldare il pregresso in unica soluzione o in 5 rate.
- Per le ritenute su pagamenti effettuati vi rientrano: IRPEF sui redditi lavoro dipendente e assimilati; IRPEF sui redditi lavoro autonomo e provvigioni; Addizionali Regionali e Comunali sui redditi da lavoro dipendente e assimilato; Condomini; Associati in partecipazione; Banche e Poste Italiane. Inoltre, si ha la proroga del versamento delle ritenute del 21% operate da parte degli intermediari immobiliari sui canoni e corrispettivi relativi ai contratti di locazione breve riversati al locatore a febbraio (codice tributo 1919) e versamento dell’Imposta sugli Intrattenimenti relativa alle attività svolte, in maniera continuativa, nel mese di febbraio (codice tributo 6728).
- Per la previdenza, vi rientrano contributi INPS mensili e INPS - Gestione Separata
- Insieme ai pagamenti sono rinviati al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e dall’effettuazione delle ritenute alla fonte (comprese addizionali comunali e regionali), che ricadono nel periodo che va dall’8 marzo al 31 maggio 2020. Restano escluse le comunicazioni dei dati relativi alla dichiarazione precompilata, quindi niente proroga per la scadenza delle Certificazioni Uniche che rimane fissata al 31 marzo.
- Termine per il versamento del saldo IVA 2019, che può essere effettuato in soluzione unica o in forma rateale (massimo di 9 rate); è ammesso il differimento entro il 30/06/2020, in unica soluzione o rateizzato, con applicazione della maggiorazione del 1,6% (o al 30/07/2020 con un ulteriore 0,4%).
- Credito d’imposta affitti per lavoratori autonomi: Nel decreto dovrebbe essere previsto un credito d’imposta del 60% dell’importo dell’affitto di marzo per negozi e botteghe; destinato quindi a lavoratori autonomi e professionisti che svolgono la propria attività in affitto.
- Fondo di sostegno alle PMI: Il Decreto dovrebbe contenere anche una misura per l’ampliamento e il potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi. Questo serve a fornire garanzie statali a sostegno delle PMI che richiedono prestiti per far fronte alla mancanza di liquidità o per gli investimenti.
- Fondo di sostegno per i redditi bassi: Il “fondo per il reddito di ultima istanza” è rivolta ai lavoratori danneggiati dal Coronavirus. Si tratta di un sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10 mila euro. Il Ministero del Lavoro, con apposito provvedimento, dovrà definire modalità e criteri di accesso.
- Stop mutui casa: Nell’ultima bozza del provvedimento vi è anche la sospensione dei mutui prima casa per chi è in difficoltà; possibilità estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l’Isee. Il provvedimento amplia le maglie del Fondo attualmente riservato alle famiglie in difficoltà (perdita del lavoro, morte o non autosufficienza anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti con calo di oltre un terzo del fatturato dovuto all’emergenza).
- Congedo parentale straordinario: Il Decreto prevede un congedo parentale straordinario per i genitori con figli fino a 12 anni per tutti i dipendenti privati e pubblici. L’indennità sarà di massimo 15 giorni (a partire dal 5 marzo) e potrà essere usata tra mamma e papà e non contemporaneamente. L’importo coperto dall’INPS sarà pari al 50% della retribuzione. In caso di figli disabili non vi sarà nessun limite di età.
- Voucher babysitter fino a 600 euro: In alternativa ai congedi parentali straordinari i genitori lavoratori dipendenti con figli di età inferiore di 12 anni potranno richiedere voucher fino a 600 euro per pagare baby-sitter mediante il libretto famiglia. Lo stesso voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.
- Legge 104: I caregiver che prestano assistenza a persone disabili potranno chiedere fino a 24 giorni in più di permessi Legge 104 nei prossimi due mesi: 12 giorni in più, oltre i 3 giorni ordinari, sia nel mese di marzo che nel mese di aprile per permessi 104.
- Premio 100 euro a chi lavora in sede: Un premio di 100 euro per il mese di marzo per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che hanno lavorato in sede. Il premio spetterà a chi guadagna non più di 40 mila euro l’anno ed è esentasse. Il premio di 100 euro sarà rapportato ai giorni di lavoro in sede e verrà erogato dal datore di lavoro possibilmente nella busta paga di aprile o, al massimo, entro il conguaglio di fine anno.
- Detrazione fiscale del 30% per le donazioni: Infine, una misura dovrebbe riguardare le donazioni in denaro per gli interventi anti COVID-19. Chi effettuerà questo tipo di donazioni potrà godere di una specifica detrazione fiscale pari al 30% dell’importo donato, fino a 30 mila euro. Le imprese che vorranno fare erogazioni liberali potranno invece usufruire di una deduzione.